Con tenerezza tirai fuori dallo scatolone un mazzetto di bouvardia bianca, per le donne “fiori d’arancio”.

E già al contatto delle mani con quegli steli cosi sottili, con le foglioline cosi vellutate e morbide, pensai che sicuramente erano destinate ad un momento speciale, delicato e romantico insieme.

Cosi cominciai piano piano a prendermene cura: tolsi qualche foglia di troppo, li spuntai, li misi in un vaso stretto e lungo con dell’acqua fresca e rimasi li a mirarli. Sembravano disorientati!

All’indomani tornai da loro e anche il giorno dopo ancora.

Mi accoglievano e mi accarezzavano con il loro profumo ed io accoglievo e accarezzavo loro.

Arrivò il gran giorno, di buon mattino, nel silenzio delle prime luci dell’alba, si preparavano a mostrarsi in tutta la loro bellezza, cosi come si prepara una sposa: un po di pizzo per adornare i gambi, qualche rosellina di accompagnamento, un po di tacco e un po di trucco.

fiori d'arancio
Sfilò tutto il giorno il mio mazzolino di fiori d’arancio in mano alla sua sposa, fiera, incantevole, elegante e semplice, fino a notte fonda.

fiori d'arancioOgni sposa che porta in mano un bouquet di fiori d’arancio rinnova la leggenda della fanciulla che sistemò i capelli con un rametto di bouvardia in segno della sua felicità: si perchè nel loro colore bianco, candido e puro c’è tutta la loro essenza.